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Cansat e la mia passione per il cielo

Il progetto Cansat, con lo scopo di progettare e creare un piccolo satellite dalle dimensioni di una lattina, è strettamente legato all’ambito spaziale. L’ESA, L’Agenzia Spaziale Europea, ha ideato questo progetto anche per sensibilizzare e approcciare noi giovani al meraviglioso mondo dello spazio, ricco di discipline e scienze diverse che si uniscono per cercare di dare delle risposte a domande che ci poniamo da molto tempo.
Partecipare alla competizione Cansat per me è in un certo senso un’esperienza complementare alla mia passione per il cielo e lo spazio. Questo progetto mi rende attento alle tematiche legate allo spazio con un approccio tecnico e più vicino alla realtà delle vere missioni della ESA e delle altre agenzie spaziali mondiali, in versione mini.

Primo incontro con il cielo

Per approcciarsi allo spazio non c’è bisogno di chissà quali mezzi. Lo spazio è alla portata di tutti e gratuitamente. Non c’è bisogno di costruire un Cansat, di aver studiato ingegneria aereospaziale, matematica, storia o fisica per cominciare ad apprezzare lo spazio. La passione nasce da se dentro di noi indifferentemente da quello che facciamo. Ora vi spiego come conoscere lo spazio: attendete la notte, uscite all’aperto, cercate un posto al riparo da luci artificiali, possibilmente in campagna, alzate le vostre teste. Ecco. Lo vedete? Lo spazio è qui sopra di noi! Cosa può esserci di più diretto che osservarlo noi stessi con i nostri occhi.
Avete già sperimentato una serata all’aperto con la testa rivolta all’insù a guardare il cielo? Avete sentito qualcosa di strano dentro di voi? Vi sentivate bene con voi stessi, percepivate una certa armonia? Ecco, questa cosa mi è successa quasi 2 anni fa quando per semplice curiosità mi son messo a guardare il cielo stellato. Da quella notte non ho più guardato il cielo ma ho cominciato ad osservarlo, con attenzione, scoprendolo passo dopo passo. Direi un amore a seconda vista quello con il cielo, visto che il cielo stellato lo avevo già visto prima, ma non l’ho mai osservato con quegli occhi.

Curiosità e voglia di scoprire nuove cose

Dopo un po’ che si osserva il cielo ci si fa un po’ l’occhio e con l’aiuto di una carta celeste, una mappa del cielo, magari tramite un app o un programma gratuito come Stellarium, si comincia a riconoscere a prima vista le stelle e le costellazioni, si comincia a chiamare tutte queste bellezze con il loro nome. Man mano che si va avanti nasce sempre di più la voglia di approfondire le cose, e una persona curiosa come me, si comincia a porsi le prime domande ad esempio “Perché le stelle si muovono?” o “Da dove arriva il nome di questa costellazione?”. Approfondendo queste cose ci si apre davanti a noi un nuovo mondo, si scopre che l’astronomia e la voglia di esplorare lo spazio e capire quello che c’è là fuori è radicata nella nostra storia da tantissimo tempo. Le forme strane che disegnano in cielo le stelle, la loro posizione e i loro movimenti nel cielo hanno fatto si che antiche civiltà come i Greci o gli Arabi abbinassero a queste stelle nomi legati a miti e leggende. Nomi che tuttora usiamo per indicarli. Guardando il cielo vediamo quasi esattamente le stesse cose come le vedevano anni e anni fa vari popoli antichi. Non è fantastico?

Tutti con il naso all’insù!

Consiglio vivamente a tutti di provare a uscire ogni tanto alla sera e, magari sdraiati comodi su una sedia a sdraio, guardare in su e farsi attrarre e coinvolgere da quei puntini luminosi che pian piano cominceranno ad assumere un significato diverso per voi. A dipendenza del periodo dell’anno potrete vedere differenti cose e non vi annoierete mai.
Avete diverse cose da osservare, ad esempio potete concentrarvi prima sull’osservazione Lunare, bellissima, con i suoi molteplici crateri e mari (senza acqua naturalmente😁 ) ben visibili in fase primo o ultimo quarto e facilmente fotografabile.

In seguito potreste passare all’osservazione planetaria con un piccolo telescopio, osservare Saturno con i suoi Anelli, Giove con le sue lune che si rincorrono, Marte ben distinguibile per il suo colore rosso. O sennò potreste osservare la Via Lattea, delle galassie come Andromeda, nebulose e altri oggetti deboli di luce ma che già con una macchina fotografica potrete già distinguere bene e ottenere già risultati abbastanza buoni. O anche solo sbirciare un po’ di qui e un po’ di là! Ce ne sono di cosa da scoprire e da ammirare.

Saturno e Giove (i due puntini più luminosi in basso al centro) con Via Lattea sopra le Alpi, foto scattata da Mattia Bassi il 17 luglio 2020 alle 23:05 CET.

Dall’appassionato dello spazio, al fisico e matematico, all’artista e all’amante della fotografia o il semplice curiosone alla ricerca di cose nuove lo spazio e il cielo accontentano e danno soddisfazione a tutti quelli che sanno apprezzare e cogliere la sua essenza. È anche molto bello se queste esperienze le si condividono con altri appassionati e amici.

Mi raccomando se programmate una serata “stellare” copritevi bene. Il freddo non è da sottovalutare, anche perché ci si muove poco. Perciò per un esperienza migliore e indimenticabile copritevi bene!

Informatevi e osate chiedere

Per chi si è interessato al tema e vorrebbe approfondire questi aspetti, se avete delle domande riguardanti lo spazio o volete avvicinarvi all’astronomia e all’osservazione del cielo con un telescopio vi consiglio di contattare l’associazione astronomica o di astrofili più vicina a voi. Troverete di sicuro persone pazienti, esperte, appassionate e sempre disponibili pronte ad aiutarvi e a trasmettervi la passione e la voglia di saperne di più.

Per chi risiede in Ticino, come nel mio caso, l’associazione di riferimento è la SAT: Società Astronomica Ticinese. Potete visitare il loro sito ufficiale al seguente indirizzo: www.astroticino.ch

Per concludere auguro a tutti voi cieli sereni!

Ciao!

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E quindi uscimmo a riveder le stelle

DANTE, DIVINA COMMEDIA (INFERNO XXXIV, 139)